mercoledì 19 maggio 2010

papaveri a casa


































dappertutto innanzitutto soprattutto

volteggiate rosseggiate empite occupate infestate

oh papaveri siete a casa



Juri Camisasca, "tocchi terra tocchi dio"




(immagine dal web)

Juri Camisasca - Tocchi terra tocchi Dio (Arcano Enigma 1999)





il testo:

Tocchi terra tocchi Dio

Sono intensi come sempre i colori autunnali
Ed i temporali estivi anche oggi puntuali,
si ripetono situazioni. Sento un peso che mi schiaccia
e cadono le finzioni.

Tocchi terra tocchi Dio.
Non so più chi sono.

Troppo solo in questa stanza
Me ne vado per i centri urbani,
mi pesano le radiazioni come piombo sulle mani.
Ed è scesa ormai la sera.
Nella chimica della mia mente
Vivo nuove combinazioni.

Tocchi terra tocchi Dio.
Non so più chi sono.

Ed è scesa ormai la sera nella chimica della mia mente.

Tocchi terra tocchi Dio.
Non so più chi sono.


dedicato a chi ama il temporale, a chi lo definisce estivo anche quando è autunnale o viceversa, a chi ama il temporale e basta in quanto temporale che scuote inzuppa e muta,

dedicato a chi nella sua mente vive nuove combinazioni,

(caro Juri a te sempre grata)


Sushi a pranzo. Aji Tei a Firenze
























Aji Tei
Cucina giapponese
Viale S. Lavagnini, 38 A
50129 Firenze


Tutte le volte che decido di pranzare a sushi -e me lo faccio succedere spesso e volentieri, la meta sicura è Aji Tei,

hanno adottato una formula accattivante e di grande meritato successo: un buffet solo a pranzo nei giorni di lavoro a prezzo politico, invero molto contenuto,

cuochi giapponesi, il cibo è buono-molto buono, anche se la proprietà del locale è cinese, ma a quanto pare c'è stata una diffusa conversione e convenienza a questa mescola,

sempre affollato, conviene andarci subito all'orario di apertura,

ci sono alcuni ibridi che tutto sommato non sono affatto scandalosi,

c'è sempre una ricca insalatona mista,

una macedonia di frutta fresca, encomiabile,

qualche giorno, a seconda dell'estro dei cuochi, un dessert squisito, tiramisù al tè verde o alla castagna, entrambi delicati e slurposissimi,

la tovaglietta con didascalia di buon appetito,

e un'immancabile caffè italiano servito in tazze d'una certa bellezza, ergonomiche di Villeroy & Boch,

insomma una sosta piacevolissima, dove stuzzichi gradevolmente l'appetito, il portafogli non ne patisce e dove lo spettacolo replica man bassa di sushi nei piatti a più riprese siccome puoi mangiare quel che ti va e qui, dispiace dirlo ma non si può tacerlo, scappano sviste e tic a non finire di quell'ineleganza tutta italiana smodata e atavica dell'abbuffarsi quando c'è il tutto compreso! così sfilano montagne di sushi a ripetizione sugli stessi piatti degli stessi avventori e dal momento che la prevalenza è di giovani si deve convenire che sono tutti di un formidabile appetito e si fa fatica ad associarli a quelle taglie corte infilate nei jeens ,

anch'io debbo ammetterlo ne mangio di sushi che mi piace tanto assai e non sono il tipo che s'atteggia a delinquente delicato però ciò che vedo circa l'avidità altrui mi riconcilia sempre un poco con me stessa!


 
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